Descrizione
L’acqua potabile
L’acqua distribuita in ogni casa è acqua potabile, idonea al consumo umano, per la preparazione di cibi e bevande ed altri usi domestici. L’acqua del rubinetto, oltre ad essere sempre disponibile deve anche sicura e controllata.
Le caratteristiche di qualità sono stabilite dal decreto legislativo n. 31 del 2 febbraio 2001, che fissa i valori di parametro che l’acqua deve rispettare nel punto di consegna all’utente.
Le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite e non devono contenere microorganismi e parassiti, né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute.
L’acqua deve essere controllata puntualmente ed accuratamente attraverso analisi dei parametri chimici e microbiologici eseguite nel laboratorio aziendale. La qualità deve essere analizzata a partire dalle fonti di approvvigionamento dei singoli acquedotti (pozzi e sorgenti) fino ai punti di erogazione all’utenza, distribuiti su tutto il territorio comunale..
In funzione della qualità delle fonti di approvvigionamento, condizionata da una serie di fattori di tipo naturale ed antropico, vengono utilizzati trattamenti di potabilizzazione che consentono il mantenimento di standard qualitativi elevati dell’acqua distribuita.
Parametri di qualitÃ
Il controllo analitico dell’acqua destinata a consumo umano, e quindi la sorveglianza sulle sue caratteristiche qualitative dalle fonti di approvvigionamento alla rete di distribuzione, ha come obiettivo fondamentale la tutela della salute pubblica.
I controlli riguardano i parametri stabiliti dalla normativa vigente (decreto legislativo n. 31/2001).
Allo scopo di dare il più ampio spazio alle informazioni sulle caratteristiche qualitative che l’acqua erogata deve possedere , di seguito viene brevemente indicato il significato dei principali parametri:
pH – CONCENTRAZIONE IONI IDROGENO
È una grandezza che indica quanto un’acqua è aggressiva, acida (pH inferiore a 7) o basica (pH superiore a 7).
È inserito tra i parametri indicatori, con valore consigliato compreso tra 6,5 e 9,5.
RESIDUO FISSO CALCOLATO
È una misura dei sali disciolti nell’acqua e deriva principalmente dalla presenza degli ioni sodio, potassio, calcio, magnesio, cloruro, solfato e bicarbonato. In base al residuo fisso le acque possono essere classificate come segue:
o Minimamente mineralizzate: < 50 mg/l
o Oligominerali o leggermente mineralizzate: <500 mg/l; o Mediamente mineralizzate: tra 500 e 1000 mg/l. o Ricche di Sali: > 1500 mg/l.
Il residuo fisso è inserito tra i parametri indicatori, con valore massimo consigliato di 1.500 mg/l.
DUREZZA
È una caratteristica naturale dell’acqua ed è strettamente legata alla presenza in soluzione di ioni calcio e magnesio. L’unità di misura più utilizzata è il Grado Francese (°F), che corrisponde a 10 mg/l di carbonato di calcio. In funzione dei diversi gradi di durezza, le acque possono essere classificate come segue:
o acque leggere o dolci: durezza inferiore a 15°F
o acque mediamente dure: durezza compresa tra 15 e 30°F
o acque dure: durezza superiore a 30°F
La durezza è inserita tra i parametri indicatori, con valore consigliato compreso tra 15 e 50 °F.
CONDUCIBILITA’
È la capacità di una soluzione di condurre una corrente elettrica ed è misurata in unità micro Siemens per centimetro (µScm-1) ad una temperatura di 20°C. I sali disciolti nell’acqua consentono il passaggio della corrente elettrica: un valore alto di conducibilità è indice di una elevata quantità di sali minerali disciolti nell’acqua.
La conducibilità è inserita tra i parametri indicatori, con valore massimo consigliato di 2.500 µScm-1.
CALCIO
La presenza di calcio nell’acqua è dovuta al discioglimento dei minerali. Il calcio contribuisce in maniera rilevante alla durezza totale dell’acqua.
Il D.lgs. n. 31/2001 non prevede un limite per il parametro calcio nell’acqua potabile.
MAGNESIO
Il magnesio si trova naturalmente nei minerali e, disciolto nell’acqua, contribuisce, come il Calcio, alla durezza totale.
Il D.lgs. n. 31/2001 non prevede un limite per il parametro magnesio nell’acqua potabile.
AMMONIO
L’ammoniaca, che nella forma ionizzata viene indicata come ione ammonio, può essere naturalmente presente nell’ambiente e può aumentare per i contributi dell’attività antropica (agro-zootecnica ed industriale).
L’ammonio è inserito tra i parametri indicatori, con valore massimo consigliato di 0,50 mg/l.
CLORURI
Lo ione cloruro è ampiamente distribuito in natura sotto forma di sali di sodio (NaCl), potassio (KCl) e di calcio (CaCl2). Il cloruro aumenta la conducibilità elettrica delle acque e conseguentemente il residuo fisso.
Il cloruro è inserito tra i parametri indicatori, con valore massimo consigliato di 250 mg/l.
SOLFATI
Sono presenti in natura in numerosi minerali e per tale motivo possono essere ritrovati anche nell’acqua potabile.
Il solfato è inserito tra i parametri indicatori, con valore massimo consigliato di 250 mg/l.
POTASSIO
Il potassio è un elemento essenziale nella dieta di piante ed animali.
Può essere naturalmente presente nell’ambiente e può aumentare per i contributi dell’attività agronomica.
Il D.lgs. n. 31/2001 non prevede un limite per il parametro potassio nell’acqua potabile.
SODIO
Il sodio è un elemento essenziale per l’organismo ed è abbondante nei composti naturali.
Il sodio è inserito tra i parametri indicatori: il valore massimo consigliato di 200 mg/l ha un significato organolettico piuttosto che sanitario.
ARSENICO
È un elemento presente nelle rocce, nei minerali e nel suolo e la sua presenza nell’acqua è dovuta principalmente a processi naturali di dissoluzione dai minerali e dalle rocce.
Il D.lgs. n. 31/2001 stabilisce un limite di legge per l’arsenico di 10 µg/l.
BICARBONATI
Sono naturalmente presenti nell’acqua per effetto dell’equilibrio carbonato – bicarbonato e derivano dall’anidride carbonica disciolta nell’acqua che altera successivamente le rocce carbonatiche e silicee.
Il D.lgs. n. 31/2001 non prevede un limite per il parametro bicarbonati nell’acqua potabile.
CLORO RESIDUO
È la quantità di disinfettante residuo presente nell’acqua al momento dell’analisi e deriva dal trattamento di disinfezione, effettuato con ipoclorito di sodio o biossido di cloro.
Molti individui riescono a percepire organoletticamente la presenza di cloro anche a concentrazioni molto basse.
Il disinfettante residuo è inserito tra i parametri indicatori, con valore massimo consigliato di 0,2 mg/l.
FLUORURI
Il fluoro si trova in natura nei minerali ed è presente nelle acqua, negli organismi animali e vegetali principalmente sotto forma di ione fluoruro.
Il D.lgs. n. 31/2001 stabilisce un limite di legge per i fluoruri di 1,50 mg/l.
NITRATI
Sono composti presenti nella acque sia per effetto di fenomeni naturali (ciclo di decomposizione delle sostanze azotate) sia come conseguenza delle attività dell’uomo.
Il D.lgs. n. 31/2001 stabilisce un limite di legge per i nitrati di 50 mg/l.
NITRITI
Sono composti derivanti dalla degradazione dei nitrati.
Il D.lgs. n. 31/2001 fornisce un limite di legge per i nitriti di 0,50 mg/l.
MANGANESE
Il manganese è un elemento essenziale per gli organismi viventi.
È uno dei metalli più abbondanti nella crosta terrestre, e in particolari condizioni ambientali è presente in misura abbondante nelle acque di falda.
Il manganese è inserito tra i parametri indicatori, con valore massimo consigliato di 50 µg/l.
Per conoscere le caratteristiche qualitative dell’acqua potabile erogata nel comune di Verdellino CLICCA QUI.